I reati tributari nel Decreto Fiscale 2020

Con la conversione in legge del decreto fiscale 124/19 (legge 157, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 24 dicembre 2019) tra le novità previste nel testo normativo sono previste una serie di misure volte alla prevenzione dei reati tributari attraverso l’innalzamento delle pene, partendo dalle dichiarazioni fraudolente fino all’omessa presentazione delle dichiarazioni sui redditi o Iva.

Per l’omessa presentazione delle dichiarazioni sui redditi o Iva, le nuove pene edittali sono state elevate nel minimo (da un anno e sei mesi a due anni) e nel massimo (da quattro a cinque anni). In particolare,  quest’ultimo innalzamento renderà possibile l’applicazione della custodia cautelare in carcere in quanto il Codice di Procedura Penale, all’art. 280, sancisce la custodia cautelare in carcere per i delitti per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni.

In relazione al reato di dichiarazione infedele, che riguarda coloro i quali indicano all’interno di una dichiarazione annuale dei redditi o Iva “elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo” oppure “elementi passivi inesistenti” la sanzione aumenterà da due a quattro anni e sei mesi rispetto all’attuale periodo compreso tra uno e tre anni.

Maggiore severità viene prevista per le dichiarazioni fraudolente: nel caso in cui le dichiarazioni siano tali “avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti”, la pena sarà da 4 a 8 anni di reclusione con un’attenuante prevista – reclusione da diciotto mesi a sei anni – qualora l’ammontare “degli elementi passivi fittizi” sia inferiore alla quota di 100.000 euro. Se la dichiarazione fraudolenta è intesa a ostacolare l’accertamento, o comunque indurre in errore l’amministrazione, la pena va dai tre agli otto anni.

In relazione al reato di occultamento o “distruzione in tutto in parte delle scritture contabili o dei documenti di cui è obbligatoria la conservazione”, l’attuale pena da 1 anno e sei mesi a sei anni passa a una reclusione che va dai tre ai sette anni.