Banca & Impresa – Spunti di riflessione

E’ opinione comune che fin troppo spesso alcune banche possano approfittarsi della circostanza che l’imprenditore, o la figura da lui legittimata a gestire i rapporti con le banche sia poco preparato e che, in virtù del carico di lavoro ordinario, non abbia neanche il tempo per gestire i dovuti controlli.

Questo è vero fino ad un certo punto.

Ogni imprenditore infatti dovrebbe ripensare al proprio modus operandi e porre in essere una serie di strumenti e strategie che gli permettano di non essere più destinatario passivo delle decisioni della propria banca, ma soggetto consapevole e perfettamente orientato nei rapporti con la stessa.

Propedeutico a questo cambio di impostazione è iniziare a considerare la banca non come soggetto estraneo ma come fornitore strategico per la propria attività, dedicandole conseguentemente il tempo e l’attenzione che merita.

I primi elementi da valutare per una corretta gestione del rapporto bancario sono innanzitutto la commissione sugli affidamenti, la commissione sugli sconfinamenti (la commissione di istruttoria veloce), sui costi del conto corrente, sulle commissioni per i vari servizi che la banca offre, sui tassi di interesse praticati sui vari affidamenti, insomma, sui costi bancari a 360°.

Come secondo step è fondamentale darsi delle priorità, iniziando dai due o tre aspetti valutati come più importanti che possano portare fin da subito i maggiori benefici sul conto economico dell’azienda per poi fare, successivamente, un programma su tutto quanto ancora potrebbe essere migliorabile, in modo da ottenere e mantenere, in un periodo di tempo ragionevole, le migliori condizioni possibili su tutti i costi bancari.